venerdì, dicembre 01, 2006

One night in Bangkok

Caldo. Tanto caldo. Ma quello tropicale...da giungla...che ti aspetti d’incontrare Martin Sheen su una barca, da un momento all’altro. Ma andiamo con ordine.
Un plauso alla compagnia aerea: decollo, atterraggio e volo favolosi. Trattamento di prim’ordine e ottimi pasti. Purtroppo non han fornito dei sonniferi...i bambini, se addormentati, avrebbero rotto meno i coglioni.

mr. magone

Un sacco di strada percorsa all’interno dell’aereoporto, ma è tutto tranquillo e funzionale. Ci hanno abbordato per offrirci ogni tipo di passaggio in città. Ovviamente mi sono informato prima di arrivare: ci siamo diretti al piano delle “partenze”, per prendere al volo un taxi appena svuotato, così da non avere sovrattasse aggiuntive. Ci hanno chiesto 500 bath a testa per portarci in albergo...circa 10 euro. In taxi ho espressamente chiesto il tassametro: un’ora di strada, 60 km...300 bath a testa compreso il ricarico dovuto all’utilizzo dell’autostrada. Poi è stata comica: il tassista, nel suo perfetto inglese, non ha capito la strada...e mi ha dato il suo cellulare per chiamare l’albergo.
E’ una città strana, son 2 i colori predominanti: il grigio ed il verde. Impossibile, almeno per oggi, vedere il cielo...perennemente oscurato da smog e nebbia. Tanta nebbia. Tanto smog. Tantissima umidità. Si boccheggia. Si sente l’attrito dell’aria mentre scende nella trachea. Il grigio dei palazzi sporchi. Il verde dato dalla vegetazione lussureggiante, disposta a macchia di leopardo.
panorama

Son le 16, quattro ore di sonno alle spalle. Freschi di doccia, usciamo in perlustrazione.