sabato, dicembre 02, 2006

Birra a go-go

Città strana. Ricca di contrasti e paradossi. Ma con i suoi perché ed i suoi inaspettati lati positivi. Per un occidentale è molto difficile ambientarsi, lo shock culturale è molto forte. Pregi? Il cambio. Il cambio è favorevole. Troppo favorevole. Cosa comporta questo? Che dopo meno di 18 ore siamo barcollanti per le vie di questa metropoli.

contrasto n°1

Passiamo la giornata ad esplorare i dintorni dell’albergo. Secondo la cartina a pochi passi dalla nostra magione si trova una zona di shopping sfrenato. Buono: odio i centri commerciali, ma il clima è orribile, l’aria soffocante...fa un caldo de l’osti. Parola magica: aria condizionata! La cartina però deve aver una scala 1:1000mila...camminiamo un sacco per raggiungere solo l’inizio della suddetta zona e ci tuffiamo in un centro commerciale grande come San Siro. Con gli anelli. Solo più alto. Sette piani. Un intero piano dedicato al cibo. Ho capito: daremo spettacolo. Ceniamo in un tipico locale thai: se ci vedi mangiare i vecchietti thai, dev’essere per forza tipico, che diamine. Ordiniamo qualcosa di buono ed ovviamente piccante tra le risatine delle commesse che arrossiscono ogni volta che le guardiamo. Siamo gli unici avventori non orientali, e diamo spettacolo. Non siamo ubriachi. Non ancora.
I problemi iniziano dopo cena. Ci facciamo portare dal tassista in una zona, a sua detta, tipica (una corsa, circa 1 euro...viva il cambio favorevole). Belli! I mercatini! Ci buttiamo in un pub. I ricordi iniziano ad essere confusi. So solo che dopo meno di due ore lì dentro siamo ubriachi, contenti, in compagnia di 2 francesi che han perso i mondiali ma ci offrono da bere in continuazione, inneggiando all’Europa, ascoltando Van Halen e Ac/Dc.

I cavalieri dell'apocalisse

Ed intorno a noi, il bordello.
Donne a tutti gli effetti?