sabato, novembre 03, 2007

Approccio a Cradle mt.

Oggi finalmente raggiungiamo la costa ovest della Tasmania. Il tragitto dal "luogo di sosta notturna" a Queenstown è breve, ed è un bene: siamo in riserva con il mezzo. Ovviamente piovucchia, ma è normale da questa parte dell'isola.

La cittadina è un'ex capitale mineraria, e l'aspetto lo dimostra: contrariamente al paesaggio tipico della Tasmania, le montagne che circondano Queenstown sono completamente spoglie ed il terreno, ormai dilavato dalle torrenziali piogge della costa ovest, è brullo e roccioso.

Il paesaggio non cambia fino a Strahran, dove rivediamo l'oceano. Sosta per cibarie e andiamo alla volta delle Hempty Dunes, delle dune di sabbia alte tra i 10 ed i 15 metri.



Mica facile scalare quelle cose lì.

Lasciate le dune, si parte per Cradle mt. Non è tardi, in un'ora arriviamo al campo base dove potremmo iniziare la camminata. Il condizionale è d'obbligo: in questa terra difficile e costantemente in balia dell'imprevedibilità metereologica, noi abbiamo scelto di visitare la montagna durante una chiara giornata perturbata. Alison ci aveva avvisato, due giorni di freddo dall'Antartide.

Fa freddissimo. Neve e grandine contemporaneamente. Sono le 5 del pomeriggio, decidiamo di declinare l'invito della montagna e tornarci dopodomani, quando è previsto tempo migliore.