sabato, novembre 03, 2007

Hobart

Luca è passato da qui



Appena sveglio immergo i piedi nell’acqua gelida dell’oceano: non c’è risveglio migliore. Stasera dobbiamo arrivare ad Hobart, c’è una festa che ci attende, e noi ne saremo i principi. Guidamo verso nord, visitando Swansea e deliziosi paesini come Bicheno. Passiamo per l’Elephant Pass, diretti alla highway che da Launceston arriva ad Hobart. Durante il tortuoso valico dell’Elephant Pass ci fermiamo ovviamente nella rinomata creperia del luogo. Ho l’impressione che l’eno-gastronomia sarà il leit-motiv dell’avventura tasmaniana.

Guidiamo diretti fino ad Hobart. L’unica cosa degna di nota è che ho inventato un nuovo sport. Con i cavalli un po’ funziona ma c’è poco gusto. Con le mucche non funziona mai a meno che non ci siano dei vitelli. Con le pecore funziona quasi sempre e dà enorme soddisfazione.

Se la recinzione è vicina alla strada...se ci sono pecore vicino alla recinzione...provate a suonare il clacson. E godetevi lo spettacolo.




Arriviamo a Lauderdale, il sobborgo di Hobart dove abita Claire. Ci accoglie Alison, sua madre. Claire è già uscita, ha immaginato saremmo stati stanchi e bisognosi di un attimo di relax: la raggiungeremo in un paio d’ore.

Lontano da ogni mia più rosea aspettativa, Alison ci mostra la casa. Possiamo scegliere in quale stanza dormire. Abbiamo piscina, sala biliardo, sala pc, palestra, campo da tennis, giardino di 2 ettari e maneggio.

Sarà uno scherzo, è impossibile tutto questo.

Ci docciamo e raggiungiamo la festa. Dura poco: devono tutti lavorare il giorno dopo. Facciamo in tempo a non alcolizzarci, monopolizzare l’attenzione dei presenti e fare razzia di cibo. Tornati a casa troviamo Peter, il padre di Claire. La disponibilità di chi ci ospita è disarmante, suppongo sia tutto una grande burla.

A nanna in un letto con 2 materassi.