sabato, novembre 03, 2007

Winery e Wineglass Bay

Sto cercando di mettermi d’impegno e trovare qualcosa che non mi piaccia della Tasmania. Ancora nulla...ma son qui da troppo poco tempo, è prematuro trarre conclusioni.

Guardo la mappa con i luoghi di interesse che amici incontrati durante il viaggio mi hanno consigliato di visitare. Sono tanti, troppi. Non bastano 2 settimane per vedere buona parte delle bellezze della regione.

Fortunatamente la Tasmania è tutta qui. Ad andarti male devi guidare per duecento chilometri prima di trovare qualcosa di eccezionale. Ovvero due ore di strada. Ovvero nulla, se paragonato agli spazi del continente.

Diamo un colpo di telefono a Claire, una ragazza di 21 anni di Hobart (capitale della Tasmania). L’abbiamo conosciuta in spiaggia a Broome mentre io, Gio, Michela, Daniele ed Ethienne ci sdraiavamo una bottiglia di ottimo rosso portato dal sottoscritto. In quell’occasione Claire si avvicinò chiedendoci un apribottiglie: i suoi genitori l’avevano lasciata sola e lei aveva tanta sete ed una birra chiusa. Passammo una buona mezz’oretta in compagnia della fanciulla e dei suoi genitori. Congedandosi ci dissero “Se passate da Hobart, fatecelo sapere: vi ospiteremo più che volentieri”.

Per farla breve: abbiamo un invito da utilizzare. Ed anche una festa: Claire ha avvertito gli amici che sono ansiosi di conoscerci.

La festa è tra due giorni: visiteremo le bellezze naturali girando lo stato in senso orario. Oggi siamo andati diretti alla Wineglass Bay, sulla Frecynet Peninsula. Di strada, però, ci sono tantissime aziende vinicole (e con il nome della baia che visiteremo non poteva essere altrimenti). Memore dell’esperienza in Barossa Valley (South Australia), convinco facilmente Gio a fare un tour enologico. Giriamo per campagne stupende, prati in fiore, greggi di pecore e mucche beote. Iniziamo il tour alle 12:30. Alle 15 siamo ciucchi. Un viticoltore ci ha anche regalato una bottiglia del vino che produce: suo figlio ha sposato un’italiana e ricorda ancora con piacere l’ospitalità ricevuta in Italia.

Arriviamo alle 16 alla Freycinet Peninsula, con in corpo un sacco di vino e qualche ostrica, avute anch’esse gratuitamente. L’escursione è faticosissima, ma l’arduo lavoro è pienamente ripagato.



Wineglass Bay e tour nelle aziende vinicole. Non poteva essere altrimenti. Peccato per il tempo poco clemente.




Decidiamo di passare la notte alle Friendly Beaches. Ora, il nome suonava ridicolo anche a me. Poi arriviamo lì. Rimango a bocca aperta per minuti.




Vi assicuro che l’immagine non è stata assolutamente ritoccata (non saprei come fare): i colori sono quelli reali. Era tutto blu, come se ci fosse stato un filtro.




Ceniamo in compagnia di wallabies che pasteggiano con noi a pane e vino. Nel senso che lanciavo loro del pane inzuppato.
Mi addormento con il rumore delle onde ed orde tra le fronde.