venerdì, dicembre 08, 2006

Mai dire ChiangMai

Ripartiamo dall’aeroporto di Sukothai. L’aeroporto più bello del mondo. Sfido chiunque a trovarne uno più bello.


Arriviamo a Sukothai, seconda città della Thailandia. Tre milioni di abitanti, pochissime case superiori ai 2 piani...sembra d’essere in un paese della Bassa...solo con le palme. Le zanzare ci sono comunque. Tranquillità imperante e una città universitaria ENORME, con gli studenti (e le studentesse) in divisa, come nei cartoni animati.
Al mattino giretto per il tempio della città su in montagna. Avrà fatto freddo? Certo! 33° gradi di fisso! Gita istruttiva alla fabbrica di giada. Tantissima gente di giallo vestita...mi verrà l’ittero.

Il nostro nuovo autista ha la guida sportiva, ma è osservando la plancia di comando del mezzo che notiamo qualche piccolo particolare che ce lo fa sembrare lo stereotipo del tamarro locale.

L’hotel che ci ospita è un bel 4 stelle, ma di quelli veramente fichi. Vi metto una foto della struttura, giusto per fare lo sborone. Anzi, faccio lo sboronissimo: a cena c’è buffet di sushi. Shiattate d’invidia parte 2.
sobrio

Come possono divertirsi 2 idioti in una camera d’albergo? Sfasciandola? Non solo. Il nostro bagno, non avendo la finestra, dovrebbe avere un aspiratore per l’aria. Solo che dietro la grata non c’è l’aspiratore, ma un condotto che comunica con il bagno del piano di sopra. Ora, cosa succede se, per caso, Musicomane va in bagno per fare pipì e sente una coppia thai che fa il bagno nella vasca del piano di sopra? Nulla? Sbagliato. E cosa fa Musicomane se, per puro caso, la medesima coppia pare stia avendo un amplesso? Nulla? Siete lontani dalla verità. Musicomane chiama il suo compagno di stanza e, resolo partecipe dell’evento, attua il seguente piano diabolico: utilizzando ottimi artifici sonori, esegue una perfetta simulazione di attacco diarroico. Proprio quando è quasi quel momento. Con tanto di pernacchie ascellari (da parte mia) e balla di carta igienica bagnata tirata nel water (da parte di Gio).
Siamo 2 emeriti stronzi.