venerdì, dicembre 08, 2006

Welcome to the jungle


Secondo giorno a Chiangmai. Mattinata in giro con la guida, visita al centro addestramento elefanti. Sulle prime sembrava una cosa carina, hanno fatto il bagnetto...
l'ora del bagnetto

poi la mia sensazione è stata un po’ agrodolce. Nel senso...un elefante, per vivere, deve mangiare 100kg di foglie al giorno. Se non c’è lavoro nei campi, l’elefante non mangia e muore di fame. Per animali che, se muoiono giovani, schiattano a 95 anni, non è una bella prospettiva. Al che si guadagnano da vivere con beceri spettacoli che mandano in giubilo il pubblico e facendoli fare giri nella giungla al prezzo di 12 euro l’ora. Per certi aspetti è giusto così...per altri mi fa veramente schifo. Vabbé, contenti loro...
giappo felici: oooooh! aaaaaaah!

Non avendo voglia di fotografare gli elefanti che giocavano a calcio o che dipingevano con la proboscide, ho preferito fotografarli in maniera indiretta.


Ho deciso: voglio un elefante. E’ docile, intelligente, tenero, puzzolente. Problemi di autonomia ma non di parcheggio: non c’è posto? Sulle macchine c’è sempre posto.
Pranzo in un ristorante immerso nell’Eden (non metto la foto perché poi son troppe e voialtri mi schiattate d’invidia) e gitarella nella fabbrica di orchidee. All’interno c’era anche un’area d’allevamento farfalle. Niente da fare, non si facevano fotografare. Vanitose del cazzo. Al che mi sono incazzato e ho reagito.
colpirne una per educarne cento

Stranamento dopo erano più collaborative.
Altra visita ad un tempio in città. Comincio ad averne visti più di un monaco medio. Mi ci vedete come lui?

Tra un po’ si va a cena...è previsto uno spettacolo d’intrattenimento. Se sarà tipo teatro tradizionale giapponese, l’alcool sarà mio caro amico. Poi si va al karaoke!