Lavoro e mondanità
E' passato quasi un mese dall'ultimo mio post serio. In questo mese son successe parecchie cose, che val la pena raccontare tutte assieme. Rientrano in quella che si chiama quotidianità, non avrebbe avuto senso scriverle senza aver raggiunto prima una massa critica.
Continuo imperterrito a lavorare nel ristorante. Dopo aver passato il primo mese a sclerare per la difficoltà del lavoro, piano piano le cose sono migliorate. E' cambiato proprio il mio atteggiamento: dare il 100% in una attività, anche se non la sento mia, comporta benefici su tutti gli aspetti della vita. E' una bella scoperta. I manager se ne sono accorti, sono aumentate le mance, le ore settimanali, il rapporto è sempre più cordiale e aperto. Sono decisamente contento. Mi è stato anche fatto un discorso di tipo "carriera"...ma ne parlerò nel prossimo post.
Continuo a dare lezioni di italiano, la cosa diventa sempre più seria. Ho preparato anche i compiti a casa ad un test. Gli studenti son contenti, imparano. E io mi meraviglio della mia capacità di docente.
Ovviamente non si lavora soltanto, anzi. Mi sto adeguando alla vita sociale australiana...quindi ogni weekend, da più di un mese a questa parte, sono regolarmente fuori venerdì, sabato e domenica sera. Tornando ovviamente a casa in condizioni impresentabili. Si esce con studenti, studentesse, colleghi, vicini di casa, amici e amiche italiane conosciuti qui. Ma la novità più eclatante è che sono diventato un clubber. Proprio così: io, che mai mettevo piede in discoteca in Italia, mi ritrovo danzante ogni weekend. Vuoi che conosci le persone giuste, vuoi che l'atmosfera non mi dispiace per nulla, vuoi che non devi guidare ed i taxi costano pochissimo...nell'ultimo mese ho frequentato posti veramente carini.
Tutto è iniziato con il Boutique, uno dei posti più famosi della metropoli, con frequenti ospiti internazionali. Esco, l'amico con cui sono ha un amico che lavorava lì dentro...e quindi ingresso gratuito e free drinks. Una delle serate più belle dell'ultimo mese, dove ho capito molto del modo di fare dei gggiovani australiani.
Poi è stata la volta dell'Alumbra. Un mio collega è uno dei manager del posto. Quindi lista privata, ingresso gratuito, free drinks, privé. Nel corso della serata ho conosciuto un bel gruppo di gggiovani. Alla chiusura del locale sono stato invitato a casa di una del gruppo (tutti assieme, eh). Dopo un'oretta di convivio, siamo andati al 161.
Musicomane: "Ma come? Andiamo adesso in un club? Sono quasi le 3!"
Ragazzo x: "E' un bel posto...oggi chiude alle 7"
Padrona di casa: "E poi la mia migliore amica è sposata con il proprietario"
Avevo già capito come sarebbe andata. Ingresso gratuito e free drinks. Alle 3 del mattino. Ritorno a casa alle 7, mentre albeggiava.
Infine c'è stata la serata al Q-Bar, per celebrare il mio compleanno con i colleghi che la settimana prima non avevano partecipato ai festeggiamenti. Il mio collega David è amico del proprietario. Ok, avete capito l'antifona. Di nuovo a casa alle 7, comunque. I festeggiamenti per il mio compleanno sono durati circa 8 giorni.
Tra una serata in un club e l'altra, non posso non menzionare una festa da 35 persone, 32 italiani/e, a casa di Giulio, qui a Melbourne per uno scambio con l'Università. Cosa curiosa è che Giulio è cugino di Dipa, mio amico, ed era presente alla mia (e anche di Dipa) festa di laurea. Non posso non ricordare un piacevole pomeriggio in compagnia di Pietro, ragazzo sardo che sta facendo il giro del mondo. E non posso non citare la cena a casa di Sara, invito compleannesco. Ottima compagnia, cibo, vino, regalo e coinquiline: Anna, Svitol e la Tata.
E qui vi beccate un po' di foto fatte al ritorno dalla cena sopra citata...centro città by night.
st. kilda bridge. Su quel corrimano è stata scattata questa foto.
Art centre. Lo so, è storta...ma lo ero pure io.
Yarra River
St. Kilda bridge - Swantson st...che di giorno è così.
Art centre. Lo so, è storta...ma lo ero pure io.
Yarra River
St. Kilda bridge - Swantson st...che di giorno è così.
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