domenica, ottobre 14, 2007

Coober Pedy e l’assurdo

Qui inizia la parte più assurda del mio soggiorno australiano. Da dove ci troviamo noi ad Adelaide ci sono praticamente solo due cose da vedere: Coober Pedy e Woomera. Sono due paesotti, famoso il primo per essere la capitale mondiale dell'opale, il secondo perché è una città che fu sede dell'amministrazione di una base militare...posto inaccessibile fino a metà anni '80...sapete, qui facevano test nucleari.

Ci dirigiamo verso Coober Pedy, paesaggio realmente lunare. A circa 40km prima della destinazione notiamo tanti cumuli di sabbia a fianco di buchi scavati nel terreno (piatto)...cartelli che indicano la pericolosità di camminare in quelle zone (se cadi lì dentro muori)...carcasse di auto. Invitante!



Dopo poco ci si accende sul cruscotto la luce rossa della batteria. Ok, visiteremo Coober Pedy e faremo un check veloce del van...sarà sicuramente un cavo staccato o una stupidata del genere. Entriamo nel paese e sono colpitissimo dalla quantità di polvere che si solleva...il vento soffia forte, c'è un velo di sabbia ovunque. E poi le case...praticamente non ci sono! Più della metà della popolazione vive sotto terra, nelle miniere, per sfuggire al clima che è tremendo. Ormai mi sono abituato, ci sono 40° C...ma è inverno...d'estate si superano i 50°.

Andiamo da un meccanico e facciamo fare il check dell'auto.

Luca Musicomane: "Mmm...dai, sarà sicuramente una cavolata. Strano, stiamo visitando più meccanici che parchi naturali".
Gio: "Speriamo non sia l'alternatore"
Doug (meccanico): "L'alternatore è fottuto"

Questa volta ci siamo impegnati, e si è visto. Ne abbiamo dette tante, proprio tante...in cielo sono comparse un po' di nuvole. Ok, ordiniamo un alternatore. Arriva dopodomani da Melbourne. Facciamo presente che viviamo nel van e Doug ci indirizza da un suo amico che ospita nel parcheggio di casa sua, a gratis, chi ha bisogno.

Nel frattempo nella strada davanti a noi passa una tromba d'aria, sabbia e polvere.

Doug: "Oh, a twister! Please, go away..." (rivolto alla tromba d'aria, ovviamente)

In che razza di posto siamo capitati? Prendiamo Forrest e ci dirigiamo dal tizio che ci ospiterà, pensando che siamo stati fortunati a rompere l'alternatore a soli 30km da un centro abitato...quando tra un paese e l'altro ci sono 300km di deserto a 40°.

Entriamo nel parcheggio dopo aver fatto strade sterrate...qui ci sono 5 strade asfaltate, il resto è polvere, sabbia e roccia. Dalla mappa che ho messo come link capite con i vostri occhi. Ci presentiamo all'arzillo vecchietto.

Musicomane: "Buongiorno...Doug, il meccanico, ci ha detto che possiamo passare qui la notte..."
Arzillo Vecchietto: "Sì, nessun problema: qui c'è il bagno, qui un rubinetto dell'acqua, mettetevi comodi."
Musicomane: "Ah, io sono Luca, piacere di conoscerla!"
Arzillo Vecchietto: "Piacere, Elbow"
Musicomane: "Elbow???" (vuol dire "gomito")
Elbow: "Sì".

Spostiamo il van in una zona migliore del vuoto parcheggio. Dopo pochi secondi, nel punto esatto in cui eravamo prima, passa un'altra tromba d'aria, molto più grande della precedente e più violenta. Siamo comunque ricoperti di polvere.

Il cielo inizia ad annuvolarsi...vediamo all'orizzonte un sacco di nuvoloni neri. Strano, penso...mai viste cose del genere nel deserto. Dopo un po' arriva Elbow e attacca a parlare.

Elbow: "Stanotte è prevista una tempesta!"
Musicomane: "Stai scherzando, vero?"
Elbow: "No, lo dicono le previsioni...e poi si sente dal profumo dell'aria. Qui piove 3 volte l'anno...e abbiamo una tempesta all'anno."
Gio: "Che culo!" (in italiano)
Elbow: "Eh, ottobre è il mese più imprevedibile..."
Musicomane: "Che giorno è oggi?"
Gio: "Il 10 ottobre"
Musicomane: "Ah, perfetto".

Il vento si alza sempre di più ed Elbow ci fa parcheggiare sotto una veranda, così saremo più riparati. Grande ospitalità, davvero: alloggio gratuito e soprattutto acqua gratuita, in un posto dove i rubinetti hanno i lucchetti.
Almeno ho di fronte a me un tramonto stupendo.




Cuciniamo qualcosa e poi ammiriamo l'orizzonte. Arriva Elbow e chiaccheriamo un po'. Nel mentre vedo la sagoma della città avvolgersi di una specie di nebbia...il vento si alza.

Arriva una tempesta di sabbia.

Violenta, imprevista.

Elbow ci rassicura, è una cosa normale...in questo periodo dell'anno possono durare anche 7 - 8 ore. I 10 minuti di inferno mi bastano, per fortuna si calma. L'orizzonte è spettacolare, e fa un po' paura: il fronte temporalesco, distante, ha comunque un'estensione di 170°...vedo fulmini cadere continuamente. Elbow va a letto e noi, estasiati da un temporale nel deserto, rimaniamo a guardare.

Poi in lontananza vediamo nuovamente la città avvolgersi d'una coltre ormai familiare. Appena ci barrichiamo nel van arriva un'altra tempesta di sabbia. Ok, è troppo: usciamo, puntelliamo il van con delle spranghe di ferro per scaricare l'elettricità nel caso in cui un fulmine ci colpisca e andiamo a letto. Mi sveglierò verso le 4 del mattino per ammirare la pioggia di fulmini.