venerdì, dicembre 15, 2006

Last night in Bangkok

Volo ChiangMai – Bangkok ed eccoci qui. Avete sicuramente presente il traffico. Ora, prendete Milano. Alle 18. In un giorno di diluvio. Con lo sciopero dei mezzi e un’adesione dell’80-85%. Voi vi trovate in piazzale Loreto angolo via Costa. E i semafori non vanno. Ecco, a Bangkok il traffico è SEMPRE così (tranne la domenica, quando per fortuna c’è meno gente e i tassisti che ti portano in aeroporto toccano tranquillamente i 140, con tanto di record su pista e tachicardia del sottoscritto). Soddisfatti? Non credo. Siete sempre in piazzale Loreto...stessa ora...stesse condizioni. Accendetevi un sigaro ed inspirate come se fosse una sigaretta normale. Respirate a pieni polmoni. Bello, eh? Nulla in confronto alla mefitica aria di questa città.
Per motivi che non sto a spiegarvi ora, ieri abbiamo passato 2 ore e mezza a bordo di un tuk-tuk. Uhm...come descrivere l’esperienza? Direi...pittoresca.
Un frontale? Sì, grazie!

Due ore e mezza nel traffico, con questo folle che guidava spesso contromano e il mio tumore ai polmoni che iniziava a pesare più di me. Due ore e mezza a cercare il nostro hotel. Bangkok ha 13 milioni di abitanti. E’ davvero grande. Ed il tuktuk driver non la conosce tutta. Anzi, non la conosce molto bene. Inoltre, è analfabeta, e non sa leggere la cartina dove gli indichiamo dove si trova il nostro hotel. Assurdo, la cartina ci serve non per orientarci ma per orientare.
Il nostro hotel è bello, ma in periferia. Un bel palazzone di 11 piani, piscina e fitness center...a fianco a baracche, acquitrini verde petrolio e bancarelle con frattaglie. Per mangiare non c’è molta scelta: dobbiamo andare sullo stradone (sempre intasato ed assordante) e recarci dal nostro ristorante di fiducia: Gennato ‘U Vibrione.
Ciò che non uccide ingrassa

Ciò che non uccide ingrassa. Sono ancora vivo ed in salute. Ho passato le 2 ultime serate in camera d’albergo...siamo troppo in periferia per raggiungere, a basso costo, zone interessanti da vedere. Ma il problema principale è che ‘sto cazzo di hotel 4 stelle non lo conosce nessuno, rischiamo di aver dei problemi ad illustrare ai tassisti la strada. Ci riposiamo in vista della partenza per Melbourne.
Ci risentiamo da lì, un abbraccio a tutti i lettori.
Sunset




ps: sono a Melbourne, sto vampirizzando una wireless in strada. Muahahaha!!!