domenica, dicembre 10, 2006

Last night in ChiangMai


Due giorni a Bangkok, due giorni prima di partire per Melbourne. Due giorni infernali, direi: smog, traffico e caldo soffocante. Non è esattamente una bella città per vivere. Andiamo con ordine, in questo post vi racconto dell’ultima sera a ChiangMai.
Ci eravamo lasciati con un probabile salto al karaoke dopo una cena con intrattenimenti etnici. La cena è stata una cagata pazzesca: ero in un salone su una palafitta, seduto per terra. Classico cibo thai, molto piccante e molto saporito. Troppo piccante, direi. Il problema è che al centro del salone c’era un palco. Su di esso dei suonatori di strumenti (credo) tipici della zona, che non è proprio piccola...mi sto riferendo all’intero sudest asiatico. Perdonate il mio pressappochismo. Ogni tanto arrivavano delle ballerine carine e quasi fiche, vestite in abiti etnici. E cominciava la pantomima ad uso prettamente turistico. Poi, come se fosse un matrimonio, il tutto è degenerato. Ci mancavano solo le cravatte degli sciuri attorno alla fronte.
A E I O U IPSILON

Niete karaoke, per la tristezza di alcuni lettori. Però mi sono informato, chiedendo dettagli alla nostra guida. Cos’è il karaoke? Uhm...dovrei aprire il capitolo sul turismo sessuale. A ChiangMai i karaoke sono dei locali dove i clienti bevono, chiaccherano con fanciulle compiacenti, offrono loro da bere e se sono simpatici possono portarle via. La dinamica è la seguente. Fuori dal locale, solitamente molto piccolo, c’è uno stuolo di belle fanciulle maggiorenni che adescano i passanti, solitamente turisti. Li invitano a sedersi e consumare: per ogni consumazione che il cliente ordina, all’intrattenitrice va il 40% dell’importo. Poi bevono, chiaccherano e, se alla thai il tipo piace, acconsente ad essere portata via. Il tipo paga al locale le consumazioni più una tariffa di circa 20 euro per “liberare” la famciulla e se la porta un po’ dove vuole lui. Successivamente pagherà anche lei, con cifre che si aggirano sui 15 – 20 euro per tutta la notte. Non è una cosa legale, la prostituzione. Solo che tra intrattenitrice e locale non c’è alcun rapporto se non quello legato alle consumazioni. E tra cliente e ragazza è una trattativa privata in camera d’albergo (o dove pare a loro). Sono locali molto gettonati dai giapponesi.
Niente foto, mi spiace!