domenica, gennaio 21, 2007

Proibizionismo

Arieccoci. Lo so, non scrivo da tantissimo. Nella casa nuova da 3 settimane e succedono, ovviamente, cose pittoresche.
Abitiamo in una zona molto, molto bella. Servitissima dai mezzi, tanti locali, tanti negozi. Più che locali ci sono club, ovvero discoteche. Nulla di eccezionale, molta meno selezione all’ingresso che in Italia, controllo della carta d’identità per i/le fanciulli/e che dimostrano meno di 18 anni. I cocktail sono serviti con parsimonia. Nel senso che per salvaguardare l’incolumità di autisti e passeggeri i controlli in strada son serrati....i locali, di conseguenza, si adeguano: l’alcool è messo con i misurino. Letteralmente. Scordatevi di poter bere un qualcosa che assomigli alla potenza del “negroni” (rapido ed indolore). Però, se devo essere sincero, i controlli in strada son frequenti e metodici: le pattuglie della polizia creano dei veri e propri posti di blocco e fanno incolonnare le auto al cui fianco si trovano battaglioni di poliziotti su pedane che fanno il test ai guidatori.
L’unica maniera per ubriacarsi è bere birra, che qui è tanta ed economica. Qualche sera fa Musicomane decide di provare l’esperienza del club. Entriamo, ci rendiamo conto di essere circondati da adolescenti e realizziamo che non ci resta altro che assumere un po’ di sostanza psicotropa legale (alcool) per vedere il mondo da un oblò.

Musicomane: “Giò, che prendiamo?”
Gio: “Boh...qualcosa di forte...”
Musicomane: “Uhm...chiedo un Jack & Cola, col 50% di Jack Daniels è impossibile non stortasi un po’”
Gio: “Perfetto”
Musicomane: “Two jack&cola, please”

Pago, e mi servono questo:



Potete immaginare la mia faccia. In quella brodaglia l’alcool è al 6%.