lunedì, gennaio 29, 2007

Espedienti

La ricerca del lavoro prosegue indefessamente. Consegno curricula un po’ ovunque, utilizzo molto internet spedendo i miei dati personali a radio e televisioni. Qualche risposta positiva è arrivata, ma per scaramanzia non vi dico nulla. Nel frattempo, per racimolare qualche soldino, si fanno i lavori più improbabili.


Magazziniere. Quando è venuto Riccardo a trovarci a Melbourne, mi ha dato il contatto telefonico di un tizio per lavori saltuari e casuali. L’ho chiamato e mi è arrivato il numero di telefono di un tizio che potremmo definire un “caporale”. L’ho chiamato, ho dato la mia disponibilità e due giorni dopo ho lavorato come magazziniere. Sette ore di lavoro, paga discreta, non tantissima fatica. I proprietari del negozio son 2 bellissimi fratelli metrosexual che, come ogni australiano/a, dimostrano più anni di quelli che effettivamente hanno. Abbiamo lavorato bene, ho detto loro di aver già lavorato in uno show room di arredamento fico (vero) e si son presi bene: ci richiameranno settimana prossima.


Modello. Ebbene sì, ho fatto anche questo. Ho trovato un annuncio su internet: uno studio fotografico cercava modelli per un servizio sull’abbigliamento, mi son proposto inviando qualche foto...e mi han preso! Paga oraria altissima, divertente, ma lavoro “una tantum”. Sarà una cosa da raccontare ai nipoti.

Nonno Musicomane: “Figliuolo, vieni qui sulle mie ginocchia. Voglio raccontarti una storia. Quando tanti anni fa ho passato un anno in Australia, tra i tanti lavori fatti ho prestato il mio volto per un servizio fotografico. Sai, non credevo che...”
Nipote: “Nonno...vado a giocare con gli amici, ciao...”
Nonno Musicomane: “Non c’è più rispetto per gli anziani”


Insegnante di Italiano. Avete presente Emma? La ragazza che ci ha buttato giù dal letto il 30 dicembre per andare al mare? Tra due mesi parte, va a lavorare sulle navi da crociera nel mediterraneo. Vuole imparare l’italiano...credevo scherzasse, invece ha preso un libro di grammatica e prenotato me ed un’aula della biblioteca per lezioni individuali ogni settimana.


Lezioni retribuite, ovviamente. Grande soddisfazione sentirla bestemmiare anche via sms. Scherzi a parte, sta imparando tanto e velocemente...ed insegnare la grammatica italiana in inglese è di una difficoltà estrema. Bello, imparo anche io!