sabato, agosto 25, 2007

Cultura aborigena


Come promesso, ho da raccontarvi qualcosa di veramente particolare.

Una sera, prima che partisse il buon Matteo (Cowboy), ci trovavamo a Mindil Beach gustandoci un'ottima cena a base di salsicce di canguro. Siamo stati avvicinati da Kennet (chiamato anche Kenny Boy), un giovane e velocissimo 20enne aborigeno sobrio.

Cosa purtroppo rara. La sobrietà aborigena, dico.

Ha chiesto un po' di cibo, in cambio della sua compagnia. "Ho da raccontarvi un po' di storie".

Accomodati pure, è un'ottima occasione per sapere qualcosa di questa immensa cultura.
E ci ha raccontato la sua storia, le sue origini, il perché delle sue cicatrici...le sue armi per cacciare, il ruolo che ricopre all'interno del suo gruppo, l'orgoglio di essere aborigeno ma anche un bravo studente di inglese.

Poi è arrivato lui.

Un bianco. Di Sydney. Rasta piccoli, mole immensa, vestito di solo pareo. Un aborigeno anche lui. Un aborigeno bianco? Io iniziavo a capirci sempre meno.

Shane, questo il tipo in questione, ha iniziato a parlarci di sè. Cowboy è rimasto colpitissimo quando ha scoperto che una sua cara amica di Bologna è stata compagna di viaggio del pittoresco aborigeno per 6 mesi.

Io ero sempre più interessato al discorso relativo alla cultura aborigena. Lui ha vissuto per 20 anni vicino a Sydney, in campagna. Poi è emigrato nella capitale del New South Wales per lavorare come buttafuori e faccendiere per la mafia libanese locale. Poi ha iniziato a girare il continente. Qui è stato adottato da una famiglia aborigena.

La sua funzione è di essere la "donna" della comunità. La persona che risolve i conflitti interni. Che fa quasi da psicologo. Può dormire con uomini e donne. Legge "i sogni" (ovvero i percorsi) delle persone.

Ed io ero sempre più affascinato da questi discorsi fumosi. Ma il bello doveva ancora venire.

Eravamo tutti incuriositi. Ho chiesto quale fosse il mio ruolo. Ed è venuto fuori che sono un guerriero. L'ho chiamato da parte, volevo...dovevo sapere di più!

Musicomane: "Un guerriero? Ma te stai scherzando, dai...ti sembra il caso???"
Shane: "Non un guerriero qualsiasi. Quello che fa da leader degli altri guerrieri, che protegge."
Musicomane: "..."
Shane: "Sei tattico, usi grande intelligenza. E troverai un mentore che ti insegnerà l'arte. Poi ti manderà via perché tu possa metterti alla prova. Al tuo ritorno prenderai il suo posto."
Musicomane: "Quale è il mio dreaming?"
Shane: "Sei il sole ("wallo", in aborigeno di queste parti) e un piccolo granchio. Che diventerà grande. Devi essere ad Uluru entro la prossima luna nuova, per far partire il tuo dreaming. Devi anche andare assolutamente a Nimbin."

E mentre gli altri chiedevano le stesse cose, io diventavo preda di innumerevoli pensieri. Una vera e propria spirale.

L'abbiamo seguito per passare la notte con lui, a Buffalo Creek. Ci siamo svegliati alle 9, con Cowboy che ci lasciava per Katherine (la città) e Shane che lavorava da 3 ore. Perché lui è il capo di se stesso. Costruisce cose...ripara strumenti musicali, trova il legno per i didjeridoo e li crea dal nulla.

Dopo un caffé siamo andati a fare legna. Ci ha insegnato come scegliere l'albero. Come tagliarlo. Ringraziare e scusarsi dopo il taglio. Come farlo risuonare.

Siamo tornati a Mindil Beach. Con coltelli e vari utensili abbiamo ripulito il legno. Poi abbiamo rifinito la cavità interna. Ci ha insegnato come modellarlo. Ci ha spiegato che funzione ricopre lo strumento e perché le donne non possono suonarlo.

Ho imparato a costruire didjeridoo.

Diciotto ore che son valse come 2 settimane.

Abbiamo passato altro tempo con Shane nei giorni successivi. Poi un mattino si è presentato verso le 11. Ha detto "Parto, vado verso Katherine e poi a far legna prima che arrivi la pioggia...la wet season quest'anno arriva prima: avete visto i cacatua neri? Arrivano all'inizio della stagione umida, di solito non erano mai qui a fine agosto. Vado! Ci vedremo forse sulla east coast."

Ed è partito.

Gio, Dani e Shane che scruta l'orizzonte prima di partire.


Sono queste esperienze che valgono un viaggio.