El Questro Adventure
La Gibbs River Road non perdona. Raggiunto il bivio per El Questro e ci rendiamo conto che non possiamo viaggiare a più di 30km/h. Sono in macchina con Daniele, precediamo Forrest. Raggiunto il mini bivio per Amalia Gorge ci rendiamo conto che dietro di noi non ci sono più Gio e Michela. E di fronte a noi c’è un river crossing, dobbiamo attraversare un fiume. Ok, tormiamo indietro e recuperiamo Forrest.
Gio e Michela sono in mezzo alla strada, Forrest è spento con cofano aperto. Merda. E’ morto mentre viaggiava, brutta storia. Decidiamo di trainarlo fino all’imbocco con Amalia Gorge, ci accamperemo lì per la notte per poter cercare di sistemare il mezzo con la luce del giorno. Il fatto che il cartello vicino a noi indichi pericoli come serpenti, coccodrilli e tori, non è proprio rincuorante.
Veniamo svegliati da violenti colpi sul van. E’ mr. Brownpete, ranger capo della zona, che ci dice “questa è proprietà privata, non è possibile campeggiare. E poi non potete lasciare tutta questa merda in giro, la gente che fa le escursioni no può trovare questo spettacolo. E’ incredibile”.
Buongiorno, eh?
Poi vede la fune legata a Forrest e capisce la situazione. Niente multa, ci fa solo pagare il permesso per stare ne El Questro. Poteva vendicarsi: gli era successa una cosa analoga in Italia ed era stato multato 200€.
Forrest è proprio morto. Saltiamo in macchina con Daniele diretti alla fattoria che ha un’officina meccanica per farci dare una mano. Tre attraveramenti di fiume, 8km di sterrato e siam lì. Ci chiedono 85$ l’ora e mentalmente facciamo il gesto dell’ombrello. Ci dano un tubo per cambiarne uno rotto e ci dirigiamo verso Forrest, decidendo però di visitare prima le Zebedee Springs, che sono sulla strada.
E allora capiamo che ne è valsa la pena. Sono fonti di acqua a 32° immersi tra palme, alberi frangipane e stormi di farfalle. Un’ora e mezza in queste condizioni e sembra di essere in paradiso.
Torniamo al van e dopo pranzo iniziamo a trainarlo verso la Gibbs River: ormai non possiamo pretendere di andare oltre, ci serve un meccanico: chiunque abbia provato a darci una mano non è riuscito nell’intento.Per strada incontriamo anche un 4WD col cofano aperto: ci fermiamo e scopro che alla guida c’è Frank, un aborigeno di 60 anni che avevo già visto su un libro fotografico ad Halls Creek: è un famoso aborigeno che si occupa dei diritti dei suo popolo. Ha lavorato anche 20 anni come mecanico. Purtroppo nessun aiuto...imbocchiamo la Gibbs River Road e salutiamo El Questro.
A conferma che è proprio una giornata sfortunata, troviamo un carro attrezzi con sopra un 4WD, fermo in mezzo alla pista con il cofano aperto. Lo reincontreremo all’area di sosta sull’autostrada dove ci accamperemo per la notte, quando ci chiederà di dargli un’occhiata al mezzo durante le ore successive e dandoci in omaggio un pacco da 6 di birre.
Gio e Michela sono in mezzo alla strada, Forrest è spento con cofano aperto. Merda. E’ morto mentre viaggiava, brutta storia. Decidiamo di trainarlo fino all’imbocco con Amalia Gorge, ci accamperemo lì per la notte per poter cercare di sistemare il mezzo con la luce del giorno. Il fatto che il cartello vicino a noi indichi pericoli come serpenti, coccodrilli e tori, non è proprio rincuorante.
Veniamo svegliati da violenti colpi sul van. E’ mr. Brownpete, ranger capo della zona, che ci dice “questa è proprietà privata, non è possibile campeggiare. E poi non potete lasciare tutta questa merda in giro, la gente che fa le escursioni no può trovare questo spettacolo. E’ incredibile”.
Buongiorno, eh?
Poi vede la fune legata a Forrest e capisce la situazione. Niente multa, ci fa solo pagare il permesso per stare ne El Questro. Poteva vendicarsi: gli era successa una cosa analoga in Italia ed era stato multato 200€.
Forrest è proprio morto. Saltiamo in macchina con Daniele diretti alla fattoria che ha un’officina meccanica per farci dare una mano. Tre attraveramenti di fiume, 8km di sterrato e siam lì. Ci chiedono 85$ l’ora e mentalmente facciamo il gesto dell’ombrello. Ci dano un tubo per cambiarne uno rotto e ci dirigiamo verso Forrest, decidendo però di visitare prima le Zebedee Springs, che sono sulla strada.
E allora capiamo che ne è valsa la pena. Sono fonti di acqua a 32° immersi tra palme, alberi frangipane e stormi di farfalle. Un’ora e mezza in queste condizioni e sembra di essere in paradiso.
Torniamo al van e dopo pranzo iniziamo a trainarlo verso la Gibbs River: ormai non possiamo pretendere di andare oltre, ci serve un meccanico: chiunque abbia provato a darci una mano non è riuscito nell’intento.Per strada incontriamo anche un 4WD col cofano aperto: ci fermiamo e scopro che alla guida c’è Frank, un aborigeno di 60 anni che avevo già visto su un libro fotografico ad Halls Creek: è un famoso aborigeno che si occupa dei diritti dei suo popolo. Ha lavorato anche 20 anni come mecanico. Purtroppo nessun aiuto...imbocchiamo la Gibbs River Road e salutiamo El Questro.
A conferma che è proprio una giornata sfortunata, troviamo un carro attrezzi con sopra un 4WD, fermo in mezzo alla pista con il cofano aperto. Lo reincontreremo all’area di sosta sull’autostrada dove ci accamperemo per la notte, quando ci chiederà di dargli un’occhiata al mezzo durante le ore successive e dandoci in omaggio un pacco da 6 di birre.
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