Katherine e canguri sballati
Con un titolo ed una foto del genere si potrebbe pensare a chissà cosa. Ma invece, cari i miei maliziosi lettori, Katherine è solo il nome della bella città raggiunta dopo 450km di strada noiosa, attraversando il confine tra Western Australia e Northen Territory.
La città è proprio bellina, ci sono moltissimi aborigeni e le poiane volteggiano nel cielo limpido come i piccioni fan lo stesso nel grigiore milanese.
La nostra meta è Darwin, parecchi km più a nord. La raggiungeremo in più tappe, passando per il Litchfield National Park. Decidiamo di fermarci a Katherine un paio di giorni.
Il primo giorno scorre tranquillo: facciamo la spesa, giriamo per la città, nuotiamo nelle acque termali delle Katherine Springs dove diamo sfoggio della nostra italica blasfemia, divertendoci non poco. Dobbiamo campeggiare e ci dirigiamo alla volta delle Katherine Gorge (Nitmiluk Park), dove troviamo un comodo ed accogliente campeggio. Arriviamo alle 18, la reception è chiusa...quindi non si paga. La serata scorre tranquilla e placida. Soprattutto quando vediamo comparire dei wallabies in cerca di cibo. Noi stavamo cenando...
La cosa bella di essere tornato a viaggiare è che ogni giorno si ride. Nel corso della serata ho riso tantissimo. Protagonisti:
Musicomane.
Il marsupiale immortalato nella foto.
Una sigaretta truccata.
I dettagli solo per chi me li chiede via mail.
Al mattino ci alziamo prestissimo per non pagare la notte ed evitare i controlli della gestapo, che sarebbero passati alle 7:45. Si va alle gorge, per una mattinata passata a pagaiare in canoa sul Katherine river.
Lasciate le gorge passiamo da uno dei più famosi negozi di didjeridoo d'Australia, dove il buon Gio acquisterà uno strumento ed il sottoscritto invece prenderà un dipinto aborigeno su tela.
Il tramonto arriva, e noi raggiungiamo il campeggio di Edith Falls.
<< Home