Darwin
Non ostante mi arrivino richieste sulle mie esperienze aborigene, non ne parlerò in questo post. Che poi vi annoiate se c'è da leggere troppo...vi conosco, mascherine!
Darwin è una bella città. Poco più di 100mila abitanti, spalmata su un territorio relativamente ampio. Tipico delle città australiane: pochissimi palazzi e molte casette unifamiliari. Si respira un'atmosfera di città di frontiera. Vegetazione lussureggiante, palme e felci ovunque. La gente è rilassata, molto rilassata. Siamo arrivati durante la dry season (stagione secca)...le temperature sono 19 di minima e 32 di massima, clima ventilato e relativamente umido. Un clima perfetto. Tutto cambia drasticamente a partire da ottobre fino a maggio: piogge continue, temperature leggermente più alte, cicloni e umidità soffocante.
Darwin, capitale del Northern Territory, è tappa praticamente obbligata per chi vuole visitare i parchi Litchfield ed il più famoso Kakadu. Per questo motivo ci sono moltissimi turisti, soprattutto backpackers (i viaggiatori "zaino in spalla"). E' stupefacente vedere come questo modo di viaggiare sia così comune. Le nuove conoscenze si sprecano.
Ed io? Come sto?
Benissimo.
Ma proprio tanto.
Datemi un orizzonte da scrutare, ed io sono sereno.
Notizie spicciole: Forrest, il nostro mezzo di trasporto & casa ha qualche problemuccio (tipo che un cilindro è morto, e non possiamo affrontare il viaggio fino a Cairns in queste condizioni: urge riparazione), Daniele ci lascia il prossimo lunedì per andare in sud est asiatico un paio di mesi ed Anja, la ragazza tedesca che viaggiava con lui, ora sta in ostello e a incrociamo ogni tanto. Anche perché la vita notturna di Darwin si svolge su una sola via. Il buon Cowboy invece è partito e si trova attualmete a Kununurra.
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